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ESSERE DI CARTA
Se Anne e Helga, un giorno...

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Con Silvia Lamboglia e Giulia Visaggi

Drammaturgia e Regia Gloria Gulino

​Genere Teatro Ragazzi

Età consigliata 11-15 anni

 

Lo spettacolo è pensato e dedicato ad un pubblico di adolescenti, come lo sono le protagoniste, e vuole essere un omaggio alla forza e all’idealismo che contraddistinguono questa stagione della vita. Ma vuole essere anche uno stimolo a riconoscere in sé quella forza, per essere protagonisti attivi di un mondo che presenta, purtroppo, troppe analogie col suo atroce passato.

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La scena si svolge in un non-luogo, una sorta di archivio dimenticato che vuole alludere a quel caos ordinato che ha catalogato e spersonalizzato le milioni di vittime dell’Olocausto.
Questo non-luogo è pieno di fogli. Alcuni sono scritti in una grafia piccola, severa e puntuta. Alcuni sono pieni di disegni fatti da mani attente al dettaglio.

Questo non-luogo è anche il limbo di Anne. Qui recupera la sua identità, prima di morire, grazie all’immaginario incontro con Helga, un altro essere di carta che ancora oggi è testimonianza vivente della sua storia. Anne e Helga, un giorno, s'incontrano e cominciano, in un andirivieni di racconti e rabbie passeggere e grandi e lucide passioni giovanili, a rintracciare pezzetti di quel foglio strappato che tenevano saldo nelle loro mani.

Strappato dalla guerra, dalle leggi razziali, da giochi di potere più grandi di loro: pazientemente, in questo archivio immaginario, si rimettono sulla testa i capelli che erano stati loro tagliati, si strofinano via i numeri che erano stati loro incisi, lottano per ritrovare il loro nome, come lottano inconsapevolmente i giovani, con l'urgenza e la caparbia volontà di lasciare qualcosa al mondo di oggi che non è così diverso da quello in cui vivevano loro.
Anne Frank e Helga Weissová si fanno esseri di carta, e la carta che le compone è un inferno i cui gironi sono fatti di parole, racconti, pulsioni, coraggio giovanile. Entrambe perseguitate in tempo di guerra, l'una è deceduta e l'altra no: e nonostante tutto, è identica la forza che le loro testimonianze, scritte per Anne e disegnate per Helga, dimostrano.
A partire dall’inevitabile riferimento alla situazione storica vissuta dalle protagoniste, che nelle loro pagine testimoniano e raccontano con vivida rabbia il periodo oscuro nel quale si sono trovate ad essere giovani, si scoprono terribili analogie con il nostro presente: le stesse discriminazioni, le stesse pericolose intolleranze.
Lo stesso bisogno di persone che si alzino in piedi e gridino, con tutto il loro coraggio.
Lo spettacolo teatrale vuole partire da queste loro parole, dalle loro voci di adolescenti, incastonate tra una virgola e un punto: voci di poco più che bambine, con desideri e umori che assomigliano a quelli che si celano nei pensieri degli adolescenti di oggi, primi destinatari dello spettacolo.
Anne e Helga sono un esempio di forza, testimonianza storica, parlano per i giovani e con i giovani. Riescono, con tutto il mondo contro, a guardare con fiducia e brutale speranza al futuro. Il loro e, inconsapevolmente il nostro.

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